Ormai ci siamo abituati a leggere notizie della scoperta di nuovi pianeti in altri sistemi solari, perfino di pianeti che orbitano attorno a due stelle o di dimensioni simili a quelli della Terra e di Marte. Le singole scoperte però non ci dicono nulla sul numero di pianeti presenti nell’intera galassia.
La collaborazione PLANET ha utilizzato nella sua ricerca la tecnica delle microlenti gravitazionali. Quando una stella passa di fronte ad un’altra stella, la gravità di quella in primo piano curva la luce di quella sullo sfondo, agendo come una lente amplificando la luce della stella sullo sfondo. Se la stella in primo piano ha un sistema planetario, i pianeti producono un’ulteriore amplificazione della luce della stella sullo sfondo rivelando la loro esistenza.
A causa dei movimenti relativi tra le stelle, una sovrapposizione può durare circa un mese ma l’amplificazione causata da un pianeta può durare da qualche ora a un paio di giorni, a seconda dei suoi movimenti nella sua orbita. La tecnica della microlente gravitazionale permette di misurare l’amplificazione della luce della stella sullo sfondo e da essa valutare la massa del pianeta. È invece impossibile stabilire se il pianeta sia roccioso o gassoso.
Vari progetti di indagine come OGLE (Optical Gravitational Lensing Experiment) e MOA (Microlensing Observations in Astrophysics) esaminano milioni di stelle per trovare eventi di sovrapposizione di stelle che permettano di utilizzare la tecnica della microlente gravitazionale.
La collaborazione PLANET opera successivamente tenendo sotto osservazione candidati selezionati in maniera costante grazie ad un team internazionale che utilizza una rete di telescopi in tutto il mondo.
Questo team ha tenuto sotto stretta osservazione quaranta eventi di microlente gravitazionale trovando tre prove dell’esistenza di pianeti. Effettuando un’analisi statistica, il team ha valutato che una stella su sei ha un pianeta con una massa simile a quella di Giove, metà delle stelle ha un pianeta con massa simile a quella di Nettuno e due terzi delle stelle hanno pianeti con massa simile a quella della Terra. Nella Via Lattea potrebbero esserci circa dieci miliardi di pianeti come la Terra.
La tecnica delle microlenti gravitazionali permette di trovare pianeti che hanno una distanza dalla loro stella che va da metà di quella della Terra dal Sole a dieci volte quella della Terra dal Sole. Queste sono più o meno le distanze di Mercurio e Saturno nel nostro sistema solare, il che vuol dire che altri pianeti al di fuori di quella zona potrebbero non essere stati rilevati.
In sostanza, secondo questa ricerca la Via Lattea contiene almeno cento miliardi di pianeti ma il numero effettivo potrebbe essere molto maggiore. In questo momento non abbiamo idea di quanti di questi pianeti potrebbero ospitare forme di vita ma le indagini sono sempre più sofisticate e danno risultati sempre più precisi perciò non ci resta che attendere le prossime scoperte. Stiamo comunque parlando della Via Lattea, ovvero in termini astronomici del vicinato in un universo composto da molti miliardi di galassie.
tratto da
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