Distante 160 mila anni luce e 100 mila volte più brillante
del Sole, forse nata dalla «danza cosmica» con un altro astro
Impressione artistica di VFTS 102. La stella è schiacciata per effetto della forza centrifuga, che è anche la causa della presenza di un disco di gas attorno all'astro, visto di taglio in questa ipotetica immagine (NASA/ESA e G. Bacon - STScI)
MILANO - Distante 160 mila anni luce, brilla 100 mila volte più del Sole ed è circa venticinque volte più pesante. Ma soprattutto, annuncia l’European Southern Observatory (Eso), VFTS 102 è la stella «massiccia» (ovvero che pesa almeno otto volte più del Sole) più veloce a ruotare su se stessa che sia stata mai scoperta. L'astro gira, infatti, attorno al suo asse a 600 chilometri al secondo (più di 2 milioni di chilometri orari). E non solo. «Se si escludono le pulsar, VFTS 102 ruota anche più velocemente di tutte le altre stelle conosciute nell'universo» spiega Matteo Cantiello, astrofisico e unico italiano nel team internazionale che l’ha individuata e analizzata.
L’OSSERVAZIONE IN CILE - VFTS 102 appartiene alla regione di formazione stellare Tarantula Nebula, all’interno della Grande nebulosa di Magellano, visibile dalla Terra dall’emisfero Sud. Per studiarla è stato usato il Very Large Telescope dell’Eso - uno degli strumenti più potenti al mondo per le osservazioni astronomiche - che si trova in Cile.
Matteo Cantiello, 32 anni, originario di Cecina (Livorno) e ricercatore all'Istituto Kavli per la fisica teorica a Santa Barbara
«DANZA COSMICA» - La scoperta della straordinaria velocità di rotazione della stella è importante perché conferma un’ipotesi teorica, sostenuta già nel 2007 dallo stesso Cantiello, 32 anni, un passato di studi a Pisa, in Olanda e in Germania e ora ricercatore all’Istituto Kavli per la fisica teorica a Santa Barbara. VFTS 102, cioè, sarebbe così rapida perché originariamente parte di un sistema binario di stelle. Due astri uniti insieme in una sorta di «danza cosmica», in cui uno dei due riversa sull’altro (in questo caso VFTS 102) i suoi gas, «accrescendone la massa e allo stesso tempo facendolo ruotare come una trottola» spiega Cantiello.
LE PROVE - Ad avvalorare l’idea del sistema binario, ci sono poi altri due elementi. Le rilevazioni compiute hanno permesso di scoprire che VFTS 102 si allontana da tutte le altre stelle vicine a una velocità anch’essa altissima (30 chilometri al secondo): un'altra circostanza prevista dal modello teorico del 2007. Vicino all’astro dei record, inoltre, si trovano una pulsar e i resti di una supernova, che potrebbero rappresentare ciò che rimane dell’originaria stella «compagna» che ha ceduto il suo gas, per poi esplodere.
Una parte della regione di formazione stellare chiamata Tarantula Nebula, nella Grande Nube di Magellano, galassia satellite della Via Lattea. Al centro, la stella brillante evidenziata dalla freccia è VFTS 102 (ESO/M.-R. Cioni/VISTA Magellanic Cloud survey)
RAGGI GAMMA – È sicuro che su VFTS 102 gli scienziati continueranno a studiare a lungo. «Le caratteristiche di questa stella - anticipa Cantiello - lasciano supporre che anche la sua morte sarà spettacolare: VFTS 102 potrebbe non trasformarsi in una semplice supernova, come accade di solito, ma estinguersi esplodendo in un lampo di raggi gamma». Ovvero «fuochi d’artificio cosmici» costituiti da getti di luce e materia estremamente potenti e luminosi. E ancora tra i fenomeni più controversi e misteriosi dell’universo.
Alessia Rastelli
tratto da
www.corriere.it