08/02/15
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Viaggi astrali? No, instabilità neurali
18/07/2011 - le esperienze di viaggi fuori del corpo (oobe) sarebbero un fattore neurologico

I cosiddetti viaggi astrali, o OOBE esperienze
fuori del corpo, non sarebbero altro che instabilità neurali nei lobi
temporali del cervello, secondo un nuovo studio







Sono conosciute con diversi nomi le esperienze
fuori del corpo: c’è chi le chiama viaggi astrali, chi OOBE, l’acronimo
di Out of Body Experiences. Ma, in sostanza, si tratta di particolari
situazioni in cui la persona ha la sensazione di uscire dal proprio
corpo e compiere, in alcuni casi, dei propri e veri spostamenti nello
spazio.

Spesso queste esperienze, laddove non siano materia di
vanto di qualche “guru” new age, sono associate a eventi traumatici come
incidenti, malattie come l’epilessia, l’emicrania o altre patologie
mentali. Tuttavia, si ritiene che anche le persone perfettamente normali
possano avere di queste esperienze extracorporee.

Incuriositi
dal fenomeno, i ricercatori del Behavioural Brain Sciences Centre,
presso la School of Psychology dell’Università di Birmingham, hanno
deciso di condurre uno studio per analizzare e comprendere cosa provochi
queste esperienze. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Cortex di Elsevier.
Il
dottor Jason Braithwaite e colleghi hanno indagato i fattori
sottostanti associati alla propensione degli individui sani ad avere
un'OOBE. Lo scopo dello studio è stato quello di capire come queste
“allucinazioni” possano verificarsi, come lavori il normale processo
mentale “nel corpo” e perché, quando si rompe, produca queste esperienze
sorprendenti.

Per fare ciò, i ricercatori hanno reclutato un
gruppo di persone normali, tra cui vi erano anche alcuni “viaggiatori
fuori del corpo”, noti anche per la loro predisposizione a esperienze
percettive insolite. Dalle analisi condotte gli autori dello studio
hanno scoperto che i viaggiatori riportavano significativamente più di
un particolare tipo di esperienza: quelle note per essere associate ad
anomalie neuro-elettriche nei lobi temporali del cervello, così come
quelle associate a distorsioni nel trattamento dei dati basati sul
processo mentale nel corpo.
Queste stesse persone, hanno mostrato di
avere maggiori difficoltà a percepire e inquadrare la prospettiva di una
figura mostrata loro sullo schermo di un computer.

Secondo i
ricercatori, queste esperienze –anche nelle persone sane – sono frutto
di allucinazioni, a loro volta frutto di anomalie nelle attività
neuro-elettriche dei lobi temporali e altresì da alterazioni nel
rappresentare il corpo da parte del cervello.
Peccato! Pensavamo già a un bel viaggetto tutto spesato e rilassante da qualche parte “la fuori”. Sarà per la prossima volta.
[lm&sdp]


Fonte




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