Dietro uno dei tormentoni più famosi degli aficionados del paranormale ci sarebbero delle poco esoteriche bolle di gas. Sarà tutto vero?
Dagli alieni posizionati nei fondali con mega basi, alle porte verso altre dimensioni, “dalle cavità gravitazionali ai buchi neri”, anche se “alcuni studiosi e commentatori
hanno prospettato spiegazioni più razionali, come quelle di anomalie
del campo magnetico terrestre e di improvvisi fenomeni meteorologici
(uragani, trombe d’aria)“, insomma come si dice a Roma, mancano solo tric e trac e bombe a mano. Il triangolo delle Bermuda ha affascinato milioni di appassionati del mistero e dato da mangiare a migliaia di venditori di sogni, ma ora potrebbe essere tutto finito.
METTITI LA MANO DAVANTI - Il professor Joseph Monaghan, tramite indagini oceanografiche avrebbe scoperto che in tutta la zona in passato, ci sarebbero state delle eruzioni di idrati di metano che
emettendo delle grosse bolle avrebbero intrappolato le navi che
transitavano nel triangolo del diavolo, e, quando sarebbero esplose in
aria, impedito agli aerei di volare. Insomma un megarigurgito del pianeta:
le navi una volta catturate dalla bolla avrebbero perso la loro
galleggiabilità, e sarebbero affondate. La spiegazione della sparizione
degli aerei invece sarebbe da cercare in bolle molto grandi, o molto
dense, che sarebbero riuscite in tal caso ad uscire dall’acqua per
abbattere gli aeromobili che non avrebbero potuto più a volare.
MA QUANTE BOLLE? - Chissà però se il professor Monaghan ha indagato anche sul’ipotesi in cui le bolle di metano abbiano potuto influenzare le capacità di orientamento di soggetti come Charles Taylor, uno dei protagonisti degli episodi che hanno reso famoso il triangolo. Il pilota come è stato già scritto, “aveva
perso l’orientamento e riteneva di trovarsi in una posizione diversa da
quella effettiva, per cui la rotta impostata per ritornare alla base lo
portò sempre più lontano da essa, verso l’oceano, seguito dagli altri
piloti della formazione che tra l’altro erano tutti novellini. Quel che è
peggio, non era la prima volta che Taylor si perdeva in mare: per ben
due volte, nel corso della seconda guerra mondiale, aveva perso la rotta
e non era riuscito a ritornare sulla propria portaerei, al punto da
essere costretto ad ammarare con il proprio velivolo“. Insomma “gran
parte delle navi e degli aerei che sarebbero spariti nel Triangolo
delle Bermuda sono andati perduti in altre zone dell’oceano. Secondo una
ricerca del CICAP di tutte le decine di navi elencate da chi crede al
mistero del Triangolo, soltanto quattro sono effettivamente scomparse in
quell’area“; insomma c’è solo da capire la bolla di metano dove sta veramente, se sul fondo degli oceani o nella mente fantasiosa di qualcuno.
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