LONDRA - La prospettiva è fantastica, sognata da generazioni di
scienziati, scrittori e registi. Ora potrebbe essere, se non una realtà,
un evento più a portata di mano.
Viaggiare indietro nel tempo è -
almeno in linea teorica e almeno per le particelle elementari -
possibile e senza il rischio di provocare paradossi, grazie alla
meccanica quantistica: è quanto riporta il quotidiano britannico The
Daily Telegraph.
La chiave - come spiega il fisico Seth Lloyd,
autore dello studio - sta nel meccanismo di "postselezione", reso
possibile dalla natura "parallela" del calcolo quantistico, opposta a
quella "seriale" dei calcolatori tradizionali: se quest'ultimo deve
provare tutte le combinazioni una a una prima di poter arrivare ad una
soluzione di un'equazione, il primo - in teoria, almeno - è in grado di
provare tutte le combinazioni simultaneamente, scegliendo poi quella
giusta.
Combinando il "teletrasporto" di particelle (già
sperimentato con successo, intendendo il trasferimento delle
caratteristiche quantistiche di una particella ad un'altra situata a
distanza) con la postselezione sarebbe possibile invertire la freccia
temporale.
Di fatto la postselezione, ovvero la scelta di un
particolare stato quantistico a teletrasporto avvenuto, permette di
definire quale debba essere stato quello di partenza, il che equivale a
un balzo all'indietro nel tempo dello stato stesso.
Il metodo
eviterebbe i paradossi perché qualsiasi evento venga causato da un
viaggio del tempo deve aver avuto comunque una probabilità finita di
accadere, il che elimina le impossibilità.
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