08/02/15
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Reliquia riappare in chiesa «È il sangue di Gesù»
La trova il parroco, ora il test della curia e della soprintendenza


VICENZA - Una reliquia,
probabilmente sempre rimasta presente in chiesa, ma per tutti scomparsa.
Eppure alcuni documenti storici confermavano la sua presenza a Vicenza:
quella del reliquiario contenente il preziosissimo sangue di Cristo.
Come il sangue che, secondo la leggenda, venne raccolto da Giuseppe
d'Arimatea sotto la croce, nel Santo Graal mai scovato. A differenza del
Graal, invece, la reliquia vicentina è riapparsa nella chiesa dei Servi
in centro a Vicenza dal parroco che, in vista dei festeggiamenti dei
duecento anni del trasferimento della parrocchia da San Michele ai
Servi, da qualche tempo si è messo alla ricerca del passato. Così, don
Alessio Graziani ha rinvenuto il reliquario. L’oggetto sarà sottoposto
ad una doppia lente d’ingrtandimento: quella della soprintendenza ai
Beni Artistici di Verona che ha il compito di analizzare l’aspetto
artistico e quello della curia vicentina che, invece, potrà sondare il
valore anche scientifico. «Fino ad ora - afferma Chiara Rigoni, della
soprintendenza ai Beni Artistici di Verona - ho potuto solo esaminare
una foto del reliquiario e non sono ancora in grado di dire nulla in
proposito».



L'elemento primo e più importante,
come spiega la studiosa, sono i sigilli in ceralacca: «Il vescovo usava
validare le sacre reliquie e apporre i sigilli. Proprio da qui partirà
l'indagine storica per verificare la veridicità del reliquiario ». E
solo del reliquiario, non dell'eventuale contenuto, gocce di sangue o
altro che sia, perché la ricerca per la soprintendenza si ferma
all'indagine storico artistica. La curia vicentina, da parte sua,
potrebbe avviare una serie di ulteriori ricerche. «Soprattutto nel’800 -
dichiara don Francesco Gasparini, direttore del museo diocesano di
Vicenza - in alcune zone c’era una devozione legata al preziosissimo
sangue di Gesù. Tuttavia, sarebbe brutto esporre ora qualcosa che non ha
un minimo di autenticità, perciò la Chiesa prevede ci si avvalga di
metodi scientifici». Il piccolo cimelio sacro per ora rimane in un luogo
al sicuro, non ai Servi, in attesa del responso degli studi. Intanto, a
fine settembre verrà presentato un libro che ripercorre la storia e
l’ostensorio con cui nell’ 800 veniva portata in processione la
reliquia. «L’ho trovata - racconta don Alessio Graziani - dentro il
tabernacolo. Facendo le ricerche per il libro sulla parrocchia ho notato
molti riferimenti a questa reliquia, mi sembrava impossibile fosse
andata perduta». Perciò ha chiesto ai suoi predecessori, ma dal
Dopoguerra hanno smesso di esserci notizie dell’oggetto. Don Graziani
non si è dato per vinto, ha preso il martello e aperto l’altare
dell’eucarestia: la reliquia era lì, a quanto pare donata nel ‘700 ad un
padre del convento di San Michele di Vicenza da Prospero Lambertini,
divenuto papa Benedetto XIV.


Camilla Bertoni Elfrida Ragazzo

23 luglio 2010

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