Sardegna: Il radiotelescopio più grande d'Europa
Tutto pronto in Sardegna per il montaggio dell'Srt, vento permettendo: paraboloide da 64 metri, pesante 500 tonnellate
di
Enzo Vitale ROMA (21 maggio) - E' come se dovesse partire lo
Shuttle. Anche in questo caso, infatti, sono fondamentali le condizioni
metereologiche, soprattutto quelle relative al vento. Nessun lancio
oltre l'atmosfera, dunque, ma per il Sardinia Radio Telescope, quella di
domani si annuncia come una data fondamentale. Una enorme gru dovrebbe
fissare il "grande cesto" di 64 metri di diametro alla base del
radiotelescopio più grande d'Europa, che sorgerà a San Basilio, in
provincia di Cagliari. «Si tratta di una gigantesca gru, probabilmente
la più grande al mondo - dicono i responsabili dell'Istituto nazionale
di astrofisica - che solleverà il grande paraboloide da 64 metri di
diametro e 500 tonnellate di peso, per installarlo sulla struttura
principale del radio telescopio, a 35 metri d'altezza».
Nessuna partenza oltre l'atmosfera, ma una delicata operazione che
ricorderà molto da vicino il lancio di una navetta spaziale. Una
cosiddetta "finestra", come per i lanci della Nasa, infatti, si aprirà
solo domani mattina. «Il vento sta calando - è l'ultimo commento dei
responsabili dell'Inaf - il che può far presagire che il tentativo di
domani mattina (sabato 22), possa avvenire. La decisione finale però ci
sarà solo domani mattina stessa, verso le 6.30/7».
Sul sito www.media.inaf.it
due webcam aggiornate ogni dieci minuti permetteranno di seguire le
operazioni, aiutati da una descrizione scritta, anch'essa aggiornata
ogni dieci minuti. Per chi invece volesse vedere l'animazione
dell'avvenimento potrà collegarsi al sito Astrochannel
dell'Inaf.
Lo scorso gennaio lo strumento radioastronomico aveva rischiato
grosso in quanto, a causa del taglio dei fondi, non avrebbe potuto
pagare i costi di gestione, stimati in 3/4milioni di euro l'anno.
Fortunanatamente l'opera di salvataggio del più grande strumento per la
radiastronomia europeo ha avuto successo e i timori sembrano essere
svaniti.
«Il Sardinia Radio Telescope - è il commento dei responsabili di Asi e
Inaf - frutto di una collaborazione tra Istituto nazionale di astrofisica e Agenzia spaziale italiana,
con il significativo supporto del Ministero dell'Istruzione, Università
e Ricerca e della Regione Sardegna, con i suoi 64 metri di diametro e
la particolare capacità di osservazioni in molteplici bande di
frequenza, rappresenta un gioiello scientifico e tecnologico unico in
Europa e secondo al mondo, frutto dell'eccellenza italiana che, nel
campo dell'astronomia e dell'astrofisica in particolare, vanta un
primato che dura da 400 anni». Fonte
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