08/02/15
Studio italiano conferma potere antiage della proteina Creb1. Si produce se si assumono meno calorie. Più salute per la gente e anche per il pianeta.
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"Chi ha paura di sognare
e' destinato a morire"
Bob Marley
 


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Un gigantesco cratere da impatto sui monti Alburni
OTTATI. Un gigantesco cratere da impatto sui monti Alburni. La forma a
doppia ellisse fa ipotizzare il volo radente di uno sciame di
meteoriti. Il cratere è lungo 1800 metri ed un’ampiezza di 600 metri.
Si tratta di due ellissi disegnate l’una nell’altra, così da formare un
cratere da impatto sugli Alburni. Sorgerebbe nei dintorni di Ottati, ma
la località precisa viene tenuta nascosta dal suo scopritore, il
geologo Giuseppe Francione. Il tecnico ha spedito delle approfondite
relazioni scientifiche alle riviste specializzate che si è avuta la
possibilità di leggerle. L’evento sarebbe stato provocato da un
gigantesco meteorite metallico che si sarebbe andata a scontrare con la
montagna scavando un gigantesco buco. O dal volo di un corpo celeste
molto grande. La forma ellittica rimanda ad un raro urto quasi radente.
Qualcuno, agendo di fantasia, immagina un disastroso incidente aereo, o
le prove di bombardamento degli Ufo. L’ipotesi di studio invece
accredita di più lo “sciame” di meteoriti che si vanno a scontrare con
gli Alburni e determinano un’esplosione dall’energia terrificante.
Anche se l’età dell’evento non è ancora stata determinata, utilizzando
dei criteri di datazione assoluta con gli isotopi radioattivi, si può
ritenere che sia avvenuto nell’Era Quaternaria, ossia nel Pleistocene
Medio Superiore. «Ciò che ha dato l’imput definitivo alla scoperta, è
stata la curiosità di scoprire la causa dei frequenti crolli di massi
calcarei di piccole e medie dimensioni, fino ad invadere la sottostante
Strada Provinciale, creando diversi incidenti. Prima di eseguire un
sopralluogo sull’area - scrive Francione nella sua relazione - visto
che la zona si presenta alquanto impervia e con elevata acclività, sono
state studiate le immagini satellitari e queste hanno fatto notare una
gran forma geomorfologica ad ellisse». Le immagini satellitari hanno
fatto notare una gran forma geomorfologica ad ellisse e la forma
ellissoide che si genera solo quando il corpo impattante possiede
un’inclinazione minore di 15° rispetto alla superficie d’impatto,
inoltre è posto su un pendio inclinato, altra rarità, se confermato fra
i crateri da impatto terrestre. Su questa pendenza si possono notare
delle forme particolari, anelli concentrici, che sembrano perfettamente
il risultato di un impatto, quindi quello che rimane deve essere un
cratere da impatto. La scoperta, che se confermata, darebbe alla nostra
provincia un cratere con i “fiocchi”. Sono attesi con ansia gli
ulteriori studi di Giuseppe Francione, che attraverso l’analisi delle
rocce stabilirà se esistono le tipiche metamorfosi dovute allo shock da
impatto. or.mo

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