08/02/15
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Incredibile: un adolescente inglese, nuotando nelle acque del Montenegro, scopre una cittą sommersa.

Davvero sembra una storia uscita fuori da un film fantasy, ma pare sia  proprio tutto vero. E in attesa di saperne di pił, vi posto l'articolo originale che Carolina Stupino per l'Ansa, ha tratto dal Daily Telegraph.

Un
avamposto greco o romano,inghiottito dalle acque e dimenticato per
secoli: mentre faceva immersione al largo delle coste del Montenegro,
Michael Le Quesne, un ragazzino britannico di 16 anni che si trovava in
vacanza con i genitori, mai piu' avrebbe potuto immaginare l'importanza
di quelle "strane pietre" che aveva scorto sott'acqua.

Ma
il padre del ragazzo, un archeologo professionista, ha subito fiutato
la scoperta, si e' tuffato, e a pochi metri di profondita' si e'
trovato di fronte ad una serie di colonne di 90 centimetri di diametro,
parte di un tempio o di un grande edificio pubblico che, considerate le
dimensioni, potrebbe esser stato l'epicentro di un antico insediamento
di epoca greca o romana.

Secondo quanto scrive il Daily Telegraph,
in una giornata di sole - appena al largo della spiaggia di Maljevik,
nei pressi della cittadina di Bar - le colonne sono visibili anche da
una barca, ma nonostante cio' il sito archeologico, nel quale sono gia'
stati trovati diversi artefatti, sembra esser rimasto indisturbato nei
secoli.

"Mentre
nuotavo, all'inizio ho pensato fossero soltanto pietre, ma poi ho
notato che erano cilindriche, sapevo che non potevano essere naturali e
allora ho chiamato mio papa'. Mi hanno sempre portato a vedere un sacco
di rovine e se non fosse stato per quello non mi sarei soffermato", ha
detto al giornale  Michael, raccontando la sua eccezionale scoperta di
un mese fa.

Tra
pochi giorni il padre Charles tornera' in Montenegro insieme ad
un'equipe di esperti del dipartimento di archeologia marittima
dell'Universita' di Southampton. A loro si unira', a partire dalla
prossima primavera, un team della Bbc guidato dall'archeologa Lucy
Blue, autrice del programma di archeologia marittima Oceans.

"Se
si tratta di un edificio monumentale, non fara' di certo parte di un
piccolo insediamento. Non si tratta pero' di un'Atlantide perduta,
perche' altrimenti ne avremmo gia' avuto nozione. Per ora e' un
mistero. L'area si trova lungo una rotta commeriale importante, quindi
potrebbe trattarsi di un porto, ha dello Le Quesne.

Secondo
Blue, la costa del Montenegro "e' in gran parte un mondo sommerso
inesplorato" e se il ritrovamento fosse davvero un tempio, l'importanza
archeologica di quest'area - purtroppo finora poco tutelata dal punto
di vista del patrimonio artistico - verrebbe confermata. Alcuni mesi fa
un team di archeologi montenegrini e americani ha rinvenuto i resti di
due navi da carico romane nella baia di Kotor, una delle destinazioni
turistiche piu' popolari del Paese.

(fonte Carolina Stupino per ANSA - http://www.ansa.it ).

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