New Delhi (AsiaNews/Agenzie) - La
missione spaziale indiana Chandrayaan-1 ha trovato acqua sulla luna. Lo
ha annunciato Mylswamy Annadurai, responsabile del progetto che ha
lanciato nello spazio la prima sonda indiana nell’ottobre scorso. A
rilevare la presenza di acqua è stato il Moon Minerology Mapper (M3) spettrometro della Nasa caricato sulla sonda indiana con lo scopo di stilare la mappa totale della superficie lunare.
L'annuncio ha scatenato l’entusiasmo dei protagonisti del
programma spaziale indiano che negli ultimi anni sta facendo grandi
passi avanti nella ricerca e nella costruzione di vettori e satelliti.
Annadurai afferma che “la ricerca di tracce di acqua sulla luna” era
“uno dei principali obiettivi di Chandrayaan-1”. La sonda, pur avendo
interrotto i contatti con la terra in agosto, con largo anticipo
rispetto al programma, avrebbe quindi svolto con pieno successo la sua
missione.
G. Madhavan Nair direttore dell’Indian Space Research Organisation (Isro),
l’agenzia spaziale di New Delhi, è più cauto di Annadurai. In attesa
che la Nasa accerti la scoperta, Nair non conferma e annuncia maggiori
informazioni sul caso entro la fine della settimana.
Gli scienziati hanno ipotizzato la presenza di acqua sulla luna
fin dagli anni ’80, ma la scoperta indiana sarebbe la prima conferma di
questa ipotesi e supererebbe. Per l’ ISRO si tratterebbe di un grande
successo.
Il programma spaziale indiano non ha ancora celebrato il primo
anniversario del lancio del Chandrayaan-1 (foto), la prima missione
interamente
made in India, e già vanterebbe un successo
epocale. Nell’ottobre 2008, quando la sonda era in rampa di lancio al
Centro spaziale Satish Dhawan di Sriharikota, l’ex capo dell’Isro, G.K.
Menon, aveva annunciato che “il prossimo passo sarà una missione umana
sulla luna, per la quale gli studi sono già in corso” (vedi
AsiaNews, 21/10/2008, “
In partenza il primo satellite indiano per la Luna, cercherà acqua” )
Intanto, in attesa di inviare gli astronauti, l’ Isro ha mandato
nello spazio Oceansat-2, il suo secondo satellite destinato studiare
clima e atmosfera dagli Oceani. Il lancio, avvenuto con successo il 23
settembre, è parte di una missione internazionale che vede coinvolte
anche Germania, Svizzera e Truchia, proprietarie dei sei nano satelliti
messi in orbita insieme all’ Oceansat-2 grazie ad un vettore di
fabbricazione indiana.
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