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Nefertiti, una bellezza "ritoccata"
31/3/2009 (11:56) - LA STORIA Una delle più note regine della storia potrebbe aver fatto ricorso al "ritocco". L'ipotesi dopo le analisi sul suo busto: lo scultore avrebbe smussato le rughe e migliorato il naso non perfetto

BERLINO
La moderna diagnostica aiuta a svelare i segreti di Nefertiti, una delle più note regine della storia egizia. Il celeberrimo busto senza prezzo della splendida sovrana, che regnò a fianco del marito Akhenaton durante la XVIII dinastia - conservato a Berlino - è stato sottoposto a tomografia computerizzata dai ricercatori diretti da Alexander Huppertz dell’Imaging Science Institute della città tedesca. «In questo modo abbiamo acquisito molte informazioni su come il busto sia stato realizzato oltre 3.300 anni fa dallo scultore di corte - spiega Huppertz nella ricerca pubblicata su ’Radiology’ - Abbiamo appreso, infatti, che la scultura ha due facce leggermente differenti e, grazie alle immagini della Tac, stiamo imparando a prevenire possibili danni, per proteggere questo preziosissimo capolavoro».

Il busto di Nefertiti, considerato uno dei maggiori ritrovamenti dell’arte egizia, fu scoperto nel 1912 durante gli scavi dello studio del famoso scultore reale Tutmosi. È formato da un cuore di pietra calcarea ricoperto da strati di stucco di vario spessore. Il busto fu esaminato con la Tac per la prima volta nel 1992, ma i recenti progressi nella tecnologia di imaging medicale hanno permesso ai ricercatori di analizzare di nuovo la statua, con maggior precisione. «Abbiamo potuto acquisire immagini tridimensionali con una risoluzione molto più alta», spiega Huppertz. Il suo team ha usato la Tac spirale con sezioni submillimetriche per esaminare il busto e stabilirne lo stato di conservazione, ottenendo anche immagini tridimensionali relative alla parte più interna della scultura.

I risultati rivelano che per creare il capolavoro è stato necessario un processo a diversi gradi. Lo stucco su viso e orecchie è molto sottile, mentre la parte della corona è formata da due strati di stucco con diverse fessure. Non solo, la parte interna del volto è delicatamente scolpita e mostra delle sottili differenze rispetto a quella esterna. Inoltre l’esame diagnostico ha anche rivelato i possibili punti deboli della statua, indicando ai ricercatori le aree più vulnerabili e quelle che richiedono maggior cautela nel caso di spostamenti e trasporto. Il busto di Nefertiti è il gioiello della collezione del Museo egizio di Berlino, e sarà spostato nell’ottobre del 2009 al Museo nuovo, recentemente restaurato nel cuore della città.

Secondo i ricercatori tedeschi anche la "Bellezza del Nilo" potrebbe aver fatto ricorso al "ritocco". Lo scultore regale dell'epoca, riporta la Reuters, avrebbe smussato qualche ruga intorno alla bocca e migliorato il naso della regina. «E' possibile che il busto di Nefertiti sia stato commissionato proprio per rappresentare la regina in base alla sua percezione personale», ha specificato Alexander Huppertz. I piccoli cambiamenti vennero approvati da Nefertiti stessa e furono realizzati per far aderire maggiormente la regina ai canoni di bellezza del periodo.
 
http://www.lastampa .it/redazione/ cmsSezioni/ cultura/200903ar ticoli/42429gira ta.asp

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Nefertiti: la tac svela misteri del busto

vedi qui

http://www.repubblica.it/2008/12/gallerie/tecnologie/nefertiti-tac/1.html




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