PIEVE EMANUELE - Sono cani di razza Labrador e Golden Retriver. E hanno in comune, oltre a una certa somiglianza, anche la "passione" per l'archeologia. Questione di fiuto, bisogna proprio dirlo, quella dei cani che vengono allenati a Pieve Emanuele, in località Cascina Pizzabrasa.
Il loro compito è quello di scoprire resti umani sepolti da chissà quanti anni. Lo hanno già fatto nella Bergamasca, a Martinengo, dove hanno segnalato la presenza di una necropoli ormai sotterrata. E persino in Svizzera, nei pressi di Schnidejoch, Labrador e Golden Retriver hanno invece fiutato una mummia. Una scoperta straordinaria, dal momento che risalirebbe all'epoca della mummia del Similaun (nota anche come "Uomo di Similaun", "Uomo venuto dal ghiaccio" o "Ötzi") rinvenuta a 3.200 metri d'altezza nel 1991, al confine fra Italia e Valle del Tirolo austriaco Ötztal.
I cani dell'Unità Cinofila R.R.U (Ricerca resti umani), operano anche al fianco delle forze dell'ordine per la loro capacità di rinvenire cadaveri, in collaborazione con l'Istituto di medicina legale dell'Università di Milano.
Il primo "cane da cadavere" fu addestrato nel 1974. Apparteneva al dipartimento di polizia di New York, negli Stati Uniti. Da allora anche in Olanda e in Inghilterra sono sorte numerose unità cinofile. In talia, invece, il loro impiego è ancora piuttosto marginale.
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