3/10/2008 - SPAZIO
Analizzati i dati del satellite solare Rhessi
ROMA
Il Sole sembra essere un tantino più ovale di quanto si pensava. La forma della nostra stella è un importante indicatore delle sue caratteristiche, come i processi interni di fusione nucleare, che gli scienziati sperano di conoscere meglio, il suo magnetismo e il moto di rotazione; la forma del Sole ha, inoltre, una stretta relazione con le leggi della relatività e con la gravitazione.
La scoperta, pubblicata su Science di questa settimana, è stata fatta da Martin Fivian e colleghi, Università della California, Berkeley, CA, che hanno analizzato i dati inviati dal satellite RHESSI (Reuven Ramaty High Energy Solar Spectroscopic Imager (RHESSI) ,lanciato il 5 febbraio 2002 per studiare la fisica e la dinamica dei brillamenti solari e che è munito di strumenti che hanno una grande capacità risolutiva, superiore a quella di altre sonde solari.
In base a questi dati, che gli astronomi considerano eccellenti, si è potuto stabilire che lo schiacciamento ai poli del Sole è di parecchi millesecondi d’arco maggiore di quanto previsto dalle teorie.
Questo maggiore appiattimento, anche se infinitesimale, potrebbe essere dovuto ad un aumento dell’attività magnetica nella cromosfera, quel sottile strato dell’atmosfera solare che si trova di sopra della superficie del Sole che, secondo gli scienziati, è calda in modo anomalo.
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