(AGI) - Bologna, 24 lug. - Uno spicchio dell’antica Roma sta emergendo dalle campagne ozzanesi, a due passi da Bologna: Claterna, la fiorente citta’ romana sta riaffiorando gradualmente dopo 15 secoli di abbandono. L’abitato, collocato ai lati della via Emilia nella zona compresa tra la frazione di Maggio e il torrente Quaderna, rappresenta uno dei siti archeologici piu’ importanti della regione. Complice la felice collocazione geografica, il prospero insediamento costitui’ un’importante nodo economico e sociale per tutta la durata della sua esistenza, dal II secolo a. C al V-VI secolo d. C, arrivando a raggiungere, nel periodo di massima espansione, la probabile dimensione di 18 ettari. In occasione dei risultati della campagna di scavo del 2008, riprendono le visite estive della citta’ sepolta. Per aiutare il grande pubblico a ripercorrere le strade del proprio passato, l’associazione organizza visite guidate gratuite nell’area
interessata, per illustrare il duplice progetto della nuova campagna di scavo: individuare i limiti urbani dell’area e la probabile esistenza di una necropoli, in seguito al ritrovamento fortuito di una stele funeraria e di una fibula in bronzo dorato. Negli ultimi tre anni infatti, grazie alla cooperazione tra l’associazione Civitas Claterna e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Regione Emilia Romagna, sono stati condotti scavi sistematici che hanno portato all’emergere di case, strade e materiali mobili come vasi, vetri, frammenti architettonici e svariati oggetti metallici e ceramici. Una ricca mostra nel palazzo della cultura di Ozzano racconta la vita quotidiana della citta’, dalle abitudini alimentari al culto dei morti, ed organizza coinvolgenti percorsi didattici per bambini e ragazzi con lo scopo di render nota la preziosa realta’ storica della zona. Il riemergere della parte iniziale del cardo massimo e di una vasta domus
romana, arricchita da pavimentazioni a mosaico e cocciopesto, lasciano intravedere ottimistiche prospettive per la realizzazione di un’ampia area archeologica che possa restituire il ricco passato storico di questo territorio e di questa citta’ scomparsa per motivi ancora oscuri. Gli appuntamenti per il mese di luglio sono sabato 26 alle ore 16 e domenica 27 alle ore 10 con ritrovo alla Casa gialla senza necessita’ di prenotazione. (AGI)
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