Non è ancora finita la tormentata vicenda del lago cileno “Cachet 2”.
Per chi già si disperava decretandone la definitiva scomparsa, per i geografi pronti a cancellarne il nome dalle carte, per chi era rimasto basito giungendo alle sponde e trovandosi di fronte una voragine completamente vuota, giunge oggi inaspettata la bella notizia: il lago è ricomparso.
A riferire la notizia è l'agenzia Misna. E gli esperti del Centro di studi scientifici di Valdivia confermano un ritorno in gran classe per il lago che riacquista il 70% del livello delle acque. La scomparsa era avvenuta tra il 6 e 7 aprile scorsi a causa di fenomeni legati al surriscaldamento planetario: lo scioglimento dei ghiacciai delle gelide distese della Patagonia cilena aveva provocato la rottura della corona di ghiaccio che tratteneva il lago che aveva riversato circa 200 miliardi di litri d'acqua nell'emissario Baker.
E non è la prima volta che un lago cileno tiri di questi brutti scherzi: l'altro lago fantasma è stato il Tempanos, un bacino esteso per 1,8 chilometri quadrati, pari a meno della metà del “Cachet 2”, che tuttavia non è più riapparso.
http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=3021