08/02/15
Studio italiano conferma potere antiage della proteina Creb1. Si produce se si assumono meno calorie. Più salute per la gente e anche per il pianeta.
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Nuova cura per i tumori rivela 60% di guarigione nei test
20 MAG 2009




















Una scoperta italiana potrebbe avere risvolti positivi nella cura dei tumori
Ancora una volta, la ricerca di soluzioni contro il cancro sembra aver imboccato una strada fruttuosa. Una nuova scoperta è stata annunciata, sulla rivista PNAS, da un gruppo di studiosi italiani, guidati dalla virologa Gabriella Campadelli – Fiume dell’Università di Bologna. L’equipe ha creato un particolare virus, modificato ad hoc, in grado di attaccare solamente le cellule tumorali. La scoperta sarà particolarmente efficace per curare le patologie tumorali legate al seno e all’ovaio, di cui soffrono, solamente nel nostro Paese, circa 42mila donne.

Il virus che è stato geneticamente modificato nei laboratori italiani è l'Herpes simplex, affinché sia in grado di riconoscere ed attaccare le cellule ammalate, lasciando intatte quelle sane. Lo studio italiano ha saputo sfruttare nel
modo migliore una tipologia di ricerca già utilizzata in campo medico, quella legata alla modifica di virus per creare soluzioni concrete contro uno dei mali del millennio. Ma se negli altri studi si creavano virus volutamente “depotenziati”, cioè privi della carica aggressiva necessaria per agire, anche ai fini di un migliore controllo dell’agente virale stesso, la ricerca italiana ha il pregio di aver creato un virus che mantiene intatte le sue caratteristiche di intensa infettività.

Il punto di svolta è aver agito “per sostituzione” su alcune parti del Dna dell’Herpes simplex: è stato infattio inserito un anticorpo in grado di riconoscere una proteina coinvolta nella crescita delle metastasi. E’ proprio questa proteina che diviene oggetto della potente carica infettiva del virus modificato, che va ad agire selettivamente solo sulle cellule interessate: i test sperimentali hanno dimostrato che nel 60% dei casi, la malattia è totalmente scomparsa.

La ricerca ora prosegue in duplice direzione: da un lato, la sperimentazione condotta nell’Ateneo bolognese dovrebbe continuare con la terapia sperimentale sugli esseri umani, dall’altro si proseguirà nello studio di questi virus geneticamente modificati, in grado di dare maggiore speranza di guarigione per moltissime patologie pericolose e invalidanti.

da buonenotizie.it



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