In controtendenza, è uno dei settori più in crescita anche in Europa
Secondo un recentissimo rapporto di Invitalia - l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa - la ricerca e gli investimenti nelle tecnologie legate alle energie rinnovabili si confermano uno dei settori più in crescita in Europa e in Italia. Un dato, questo, in netta controtendenza con la situazione economica mondiale: lo stesso governatore della banca d’Italia, Draghi, prevede infatti almeno due anni roventi sul fronte economico/occupazionale e certo non solo per l’Italia.
E’ pur vero che, particolarmente in casa nostra, non erano stati fatti investimenti massicci in questi settori ma, se andiamo a comparare il numero dei progetti destinati alle tecnologie ambientali in Europa negli anni 2007 e 2008 notiamo un incremento del 54% che porta il numero
dei progetti – in un solo anno – da 81 a 125.
Il volume di investimenti è di conseguenza raddoppiato vedendo al primo posto, con 33 miliardi di dollari, appunto, le tecnologie ambientali. E, a catena, anche qui in eclatante controtendenza è il boom dei titoli in Borsa, dove il valore delle azioni delle aziende operanti nel settore delle rinnovabili è aumentato del 400% dalla quotazione.
In Italia – dato il ritardo prima accennato negli investimenti – il dato è addirittura eclatante: si parla di una crescita del capitale investito di ben il 594%, in cifre da 144 milioni a 1 miliardo di dollari.
Considerando le potenzialità a livello di specificità territoriali, i progressi in ambito di energia eolica, solare e termica in Italia, sembrano davvero solo all’inizio. Uno degli ambiti in cui porterà senz’altro cambiamenti positivi è quello della creazione di posti di lavoro. Negli Stati Uniti si calcola che il pacchetto di aiuti anticrisi messo in campo dal presidente Barack Obama creerà ben 100mila nuovi posti di lavoro nel settore delle rinnovabili.
da buonenotizie.it